Alessandro Madeddu – Oltre lo Stige

I.

Non cambia, per questo paesaggio,
se il sole abbia preso la china
di inizio o di fine del viaggio,
se fuori sia sera o mattina.
Da qui non si coglie il passaggio
di luce lontana o vicina,
e il sole non giunge col raggio
a sciogliere l’ombra o la brina.
Segnata dagli ampi ricami,
la pallida luce del cielo
sta sempre coperta da un velo:
i salici, sotto quei rami,
proteggono al suolo gli steli
sottili di molti asfodeli.

II.

Su tutta quest’ansa del fiume
e nella foresta lì accanto
non s’ode un crocchiare né un canto,
non cadono foglie né piume.
I rami non cambiano manto,
nutriti da un pallido lume,
e invano si attende l’implume,
la foglia, che cada ogni tanto.
Se un battito d’ali muovesse
le foglie, in parvenza di vita,
sarebbe un po’ come se desse,
ai morti arrivati da molto,
un tremito nuovo alle dita
e nuovo pallore sul volto.

III.

Non ha tremolato una stella
nel cielo di questa dimora,
o l’alba che a mane colora
la notte cedente al mattino.
Qui sfuma, di poco, e più bella,
la tenebra lieve, che ancora
lassù non ha visto, finora,
nessuno così da vicino.
È un cielo che più non sfavilla:
l’inverno, le nubi in mattina,
nell’aria non una scintilla.
È come la sera tranquilla:
deposita ovunque la brina
e opaco il crepuscolo brilla.



Alessandro Madeddu, cagliaritano, classe 1983, è laureato in scienze politiche presso l’Ateneo di Pavia. È stato due volte vincitore del concorso “Ritratti di poesia” (edizioni 2018 e 2019) e ha ottenuto il primo premio al “Bacchereto” nel 2021. Ha al suo attivo due volumi di versi (Canzoncine. Gli esiti atroci di un tempo tremendo, Le Mezzelane Casa Editrice, 2017; Fiori di plastica, NOR, 2019) e un terzo, La parte spettante, in attesa di pubblicazione.


Chiara Fronterrè. Nata nel 1981, nel sud della Sicilia, cresciuta a Portopalo, oggi vive e lavora a Marzamemi, sotto il livello del mare, luogo d’origine e di vita molto amato. Lascia questi luoghi per i suoi studi e per nutrire il suo sguardo d’artista. Costruisce una mappa di vita e arte che affiora nei suoi lavori, come una costellazione di terre emerse, intorno al continente principale. Si laurea all’’Accademia di belle arti di Napoli, frequenta La Facultad de Bellas Artes di Valencia e l’Accademia LABA di Firenze, dove consegue un master di primo livello in arti visive con uno stage al Museo d’Arte Contemporanea Pecci di Prato. Espone in diverse mostre ed eventi quali Opera Prima a cura di Fabio Cresci a Empoli, e la collettiva Kairos all ex Convitto Ragusa, Noto, a cura di Cristina Cataneo. Nel 2013 fonda il gruppo artistico “La Malafabbrica”, promotore e organizzatore di tutte le edizioni di TonnArte, arte in mostra negli spazi della tonnara di Marzamemi. Nel 2023 apre le porte del suo studio: nasce StudioBlu81 Contemporaryart.



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