Ibridi


Ibridi è uno spazio in continua e imprevedibile evoluzione, privo di vincoli formali, strutturali, tematici. In quanto tale, ospita i testi frutto di contaminazioni tra forme di scrittura differenti, dunque di difficile (riduttiva, inutile) catalogazione.

Ma Ibridi raccoglie anche tutto ciò che unisce la scrittura all’arte visuale. Qui è dove testi e immagini dialogano contaminandosi a vicenda; dove dipinti, illustrazioni, fotografie, video fanno da traino alla scrittura ispirandone forme e contenuti, e viceversa. In questo rapporto ibrido tra testo e immagine, mosso da impressioni e riflessioni intese nelle loro accezioni più ampie, non vi sono limiti.

“Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito” (William Blake). Questa la frase preferita dal fotografo Luigi Ghirri. Pare amasse citarla anche John Berger, ‘padrino’ ideale di questo nostro spazio aperto.


Elle

di Simone Redaelli

Guardare una mosca morire

Su “Scrivere. Una ragione di vita” di Marguerite Duras | di Deborah Guarnieri

Caro Arthur

di Valentina Giuffrida

Riproviamo

di Simone Redaelli

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