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Chiunque entri a far parte di questo spazio diventa – è – L’Appeso, o una parte di esso.
Nella sua veste attuale, L’Appeso è una rivista letteraria e insieme uno spazio aperto alle discipline umanistiche in genere: qui si avvicendano poesie, racconti, prose brevi, opere ibride, testi critici, approfondimenti vari. Un filo conduttore tra i contenuti pubblicati lo si può scovare nel legame finanche sottile o sottaciuto con l’immaginario dell’Appeso, al cui peculiare ma sfaccettato simbolismo ci si vuole rivolgere in quanto incubatore di molteplici spunti di riflessione. Insomma, L’Appeso altro non è che un ‘essere’, un luogo in piena gestazione, posto in un crocevia di scritture tra la cruda realtà e le visioni più immaginifiche.
Diamo l’opportunità a L’Appeso di far sentire la propria voce. È una speranza e una sfida al contempo. Concediamoci la possibilità di restare immobili nelle nostre costrizioni esistenziali e insieme di liberarci, di capovolgerci, di sacrificarci in parte o per intero. Soprattutto, concediamoci il tempo di crescere, di conoscere e conoscerci, poiché in fondo, chi più chi meno, in un modo o nell’altro, appesi lo siamo tutti.
Giuseppe Cappitta
L'Appeso 