Marco Corvaia – Fotogrammi di città

Trailer

Qualcosa muta nei contrasti
sutura imperfezioni e pota tormenti
per amnesie che tacciono;
nellʼantiquata discarica si gettano
terrificanti conglomerati di Palermo
che sotto i temporali sʼinabissa

duellanti acquistano insurrezioni
in tesi dalle delizie insane
per i pessimisti e gli iracondi;
nulla punge le sleali amarezze
del diniego che non mente mai
ai rimedi sbocciati e appassiti.

Sfamarsi, vomitare e svenire, se si può
io e te ci incontreremo al fotofinish.

Natura avversa

Radici s’aggrovigliano
invocano siccità
con battiti esiziali
nella terra del ripudio
e cospirano le fronde

colombe e avvoltoi
sfidano in flotta
il respiro contrario
della madrepatria
sopra Babilonia

delfini e barracuda
risalgono inondazioni
inverse al flusso
della lingua madre
fin dentro Cartagine

nel villaggio di carta
s’addestrano piromani
prole incandescente
di apocalissi matrigne
devote alla cenere.

Più di Tifeo

Quando sono un gigante
Firenze è una sedia
stropiccio i pioppi
porto Genova allʼorecchio
come una conchiglia
e mi raso la testa con i campanili
specchiandomi in Trento,
fumo Napoli e Lecce
cambio forma alle nuvole
che sorvolano Orvieto
faccio ornamenti per divismo
delle strade di Urbino
e il divario con ciò che ero
muta la percezione di ciò che sarò,
bagno i piedi nel lago di Garda
Ferrara è una lavagna
su cui scrivo usando Trieste
e leggo Torino e Bologna
disteso sulla Roma massaggiante
mentre Venezia è una foto sconcia
e Milano una torcia elettrica,
ho investito lo zenit con la macchina
dopo aver banchettato con Cagliari
e la succulenta Siracusa
avevo bevuto Matera e Verona
ma non su loro riverso i miei torti
lʼinfatuazione della superiorità
m’irradia quando sono un gigante.



Marco Corvaia nasce a Palermo nel 1980. È autore di Pino se lo aspettava (Navarra Editore, 2012) e della raccolta poetica Post somnium (Edizioni Ensemble, 2019). Suoi scritti (racconti e poesie) sono presenti in varie riviste letterarie, tra cui: «Nazione Indiana», «Altri Animali», «L’Ircocervo», «Digressioni», «Micorrize», «Crack», «Poesia del nostro tempo».


Gabriele Merlino, (1999) torinese, laureato alla Libera Accademia d’Arte Novalia di Alba. Nel 2022 partecipa al concorso di Inchiostro Festival e ai concorsi “GotTica” e “Tra guerra e pace. Ieri oggi e domani”, ricevendo una menzione speciale in tutti e tre i bandi. Collabora attivamente con diverse riviste indipendenti, cercando un suo spazio nel panorama editoriale.



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